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Human Installation VI: DOMANI ED ANCORA IERI di JULIUS KAISER
Human Installation 0: CRISALIDE + Human Installation II: CICLO DELLA VITA di KYRAHM
“Sono un ottimista che vuole morire. Anzichè suicidarmi rinasco.”
L’installazione umana multimediale prevede la presenza di un enorme bozzolo-crisalide al centro di una piazza nel quale l’artista vi rimane rinchiusa per 30 ore consecutive, vegliata giorno e notte dalla propria madre che provvede ai suoi bisogni primari, per poi rinascere e dirigersi verso il Teatro dell'Orologio aprendo il festival "Mutazioni Profane".
L'intera azione performativa è ripresa in live streaming ed è possibile interagire con Kyrahm via web.
"Attraverso questa mia opera cerco di ritrovare il legame con mia madre. L'isolamento volontario è l' illusione di sentirsi al sicuro.
La dimostrazione che rinchiudersi per difendersi in realtà ci espone maggiormente ai rischi : rimanendo incatenati agli schemi mentali della propria cultura si diventa invisibili."
"Dormi o sei morta?"
Mamma conchiglia,
figlia poltiglia.
"Sono viva, non senti il mio respiro?"
"Credevo fosse il vento" (Kyrahm)
L’indomani l'artista, uscita dal bozzolo, ricomincia a nutrirsi e riprendersi a teatro per iniziare "Human Installation II: Life Cycle" ispirato alle fasi dell'esistenza dopo la nascita: i personaggi non sono attori ma soggetti reali: un neonato di 18 giorni che piange affamato, la pubertà che si copre imbarazzata, soggetti anziani che mostrano i loro vecchi corpi. Il riferimento a Klimt è sussurrato.
"Da vecchi e da innamorati si torna bambini" (Yves Montand) Un tempo le estati erano lunghe, adesso se ne vanno in un attimo. Un amore sbocciato da appena sette anni sottolinea l'asincronia delle fasi della vita con le fasi dell'amore. Nell'opera non c'è interpretazione: i soggetti anziani sono una vera coppia ottantenne che si coccola e bacia tra imbarazzo e tenerezza accompagnata dalla musica dal vivo composta e suonata da Alessio Contorni con strumenti d'epoca.
Human Installation IV: IL GIOIELLIERE di KYRAHM e JULIUS KAISER
Raffinata performance che nasce dalla fusione di body art e trasformismo Drag King, reinventa il inguaggio del play piercing regalando momenti di intensa emozione. Il gioiello, status simbol, è usato per ferire in un richiamo al tema atavico delle differenze di classe e dei giochi di potere legati ai ruoli di genere, costruendo una nuova composizione di canoni estetici.
Human Installation III: SACRIFICE di KYRAHM
Body art estrema e iconografia cristiana (omaggio a Ron Athey)
Lo studio di Ron Athey dello stretto rapporto tra bodyart estrema e iconografia cristiana ha rivoluzionato il concetto di performance art. Kyrahm elabora un potente tableau vivant dove avviene una vera crocifissione con la tecnica della sospensione e la Madonna piange sangue togliendo aghi dall'arcata sopraccigliare.
Human Installation I: OBSOLESCENZA DEL GENERE di KYRAHM e JULIUS KAISER
Il corpo nudo e l'io, la maschera e lo stereotipo. Un quadro ginoandroide. Una fila di corpi nudi avanza lentamente. Il sesso biologico come pelle, maschio, femmina. Il genere come senso del sè, uomo, donna. Percorso, attraversamento, transizione. Ogni soggetto, una storia. Cambiare sesso è doloroso come la nascita. Le maschere d’oro sul volto non nascondono le identità: come son riconoscibili le sfumature del genere. Solitaria subentra una creatura di sesso femminile. Accarezza i corpi uno per uno. Il travaglio è faticoso, la carne materia da modellare. Il rito della vestizione tra fasce contenitive, pantaloni, giacca e cravatta è il ritorno all’opposto. Per un transessuale cambiare sesso non è diventare, ma tornare uomo. Non è più necessario indossare la maschera: l’io è rivelato.
Human Installation presentata in numerosi festival in Italia e all’estero. Selezionata nel 2008 a IDKEX in USA, tra le trenta migliori performance Gender Exploration al mondo.
SOTTO IL SELCIATO C'E' LA SPIAGGIA 19.09.2009 di ANGELO PRETOLANI
Angelo Pretolani ha avviato una serie di performance virtuali molto popolari sul social network Facebook, che prenderanno vita per la pima volta al teatro dell’Orologio. Angelo indossa un camice bianco da lavoro. Osserva il corpo nudo di Kyrahm , steso su una barella. Lo ricopre interamente con foglie di alloro. Angelo indossa un camice come un medico, ma non è un medico eppure è lì per curare... forse... il suo camice è il suo abito da lavoro... da artista. Agisce... guarda il corpo steso sulla barella... nudo, indifeso... un corpo "malato" che viene "sanato" attraverso un rito... copre il corpo con foglie di alloro... così da farlo diventare un corpo eroico... ma anche un sudario di alloro... alla fine della performance quel corpo umano diventa "albero".
JUMPING ON THE GROUND di SYLVIA DI IANNI
"La piccola Alice caduta quaggiù. Non sa cosa far per tornarsene su" Fuga di Alice da una situazione di claustofobica chisura e autoprotezione da un mondo infetto e opprimente verso un ritorno alla curiosità e libertà infantile…
CRY ME A RIVER di FRANCESCA FINI
Il ricordo di un amore che fa scorrere lacrime a fiumi e la trasfigurazione di una donna, il cui corpo viene lacerato e rivelato attraverso la fusione con la videoarte.
L'AMOUR di FRANCESCA FINI
Un uomo proietta i suoi desideri e le sue frustrazioni sul simulacro di un ideale femminile fittizio e irreale, fino a distruggerlo e distruggersi. Ironica interpretazione dell'amore che nutre e dell'orgoglio che divora. Una riflessione caricaturale sull'irreversibilità degli eventi che spingono le reazioni e le relazioni umane verso la catastrofe inevitabile. Liberi riferimenti al cinema muto e al sonoro non-parlato dei capolavori di Jaques Tati accompagnano l'attore.
NYMPHOLEPTOI-PSYCHIC-DEFLORATION di SYLVIA DI IANNI
Interpretazione in chiave contemporanea della possessione dell'archetipica figura della ninfa in fuga. Gioco di tensione fra la vittima e il carnefice, fra l'intatto e il sensuoso tattile desiderio di coazione.