di Julius Kaiser
27' Italia - Sottotitolato inglese
Ho incontrato Piera solo una volta, qualche settimana prima che morisse, ma la cerco attraverso i luoghi in cui ha vissuto. I tram sfrecciano lungo i binari di Via Vigevano fin giù verso la Darsena. La calura estiva m'impedisce con la sua luce abbagliante di vedere attraverso la videocamera. Sono arrivata a Milano da qualche giorno, le compagne di Arcilesbica Zami mi hanno proposto di realizzare un documentario sulla sua vita. Abbiamo raccolto decine di testimonianze, ma il materiale mi sembra ancora insufficiente: non ho idea di come impostare il racconto di una storia che voglio conoscere e far conoscere. Sempre più perplessa, torno a Roma di corsa: il World Pride ci travolge nel bene ma anche nel male con le faticose vicende di un movimento lesbico con punte di schizofrenia e autolesionismo... e mi domando: "Chissà Piera cosa avrebbe pensato..."
Piera Zanotti ha vissuto i suoi anni facendo politica nella sua accezione più alta: a partire dalle lotte operaie degli anni sessanta, all'interno della FIOM, fino agli ultimi anni ྖ, quando il CDM riapriva i battenti e subito dopo nasceva il circolo Arcilesbica Zami, passando attraverso le battaglie del movimento femminista negli anni settantaྂ ed alla coraggiosa nascita di quello omosessuale e lesbico (dal Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano, il Fuori, ai Comitati Omosessuali Milanesi, al separatismo lesbico). Piera è stata una protagonista dell'epoca in cui sono esplose la passione e la voglia di libertà dando origine a quell'impetuosa ondata rivoluzionaria che ha messo in discussione l'intero assetto sociale. E' stata una militante instancabile, una coraggiosa pioniera. E' riuscita ad imporre l'identità lesbica all'interno di un movimento femrninista poco disposto a riconoscere un valore politico al lesbismo. Trascorro settimane ad ascoltare le interviste e a discutere anche in modo acceso con la sceneggiatrice Frida Aimme, che mi ha dato un prezioso aiuto nella ricostruzione delle atmosfere delle lotte che hanno caratterizzato tutti gli ann iྂ. Nel frattempo vengono recuperate le registrazioni audio di un incontro pubblico avvenuto durante la seconda settimana lesbica nel 1996 a Bologna in cui Piera raccontava il suo percorso politico. Ed è proprio su questa preziosa testimonianza che s'incentra la narrazione di "Odio i saluti".
La famiglia autorizza la pubblicazione dei suoi ritratti, ma mancano ancora i filmati che documentano quegli anni. Finalmente riesco a contattare l'archivio Audiovisivo dei Movimento Operaio e Democratico che ci permette di usare alcune suggestive sequenze storiche delle manifestazioni studentesche e dei movimento di liberazione delle donneྂ.
Poco dopo conosco Peter Boom, l'autore della prima canzone omosessuale, "Fuori!" del 1972, immediatamente censurata. Peter mi affida la copia dei vecchio 45 giri e una serie di rare immagini fotografiche da lui scattate nell'Aprile del 1972 quando a Sanremo ebbe luogo la prima manifestazione pubblica di protesta contro un congresso di sessuologia. Nacque cos'i il movimento omosessuale italiano e si chiamò Fuori.
Questo il percorso attraverso il quale cerco di raccontare una parte della vita di Piera, quella parte che la vede impegnata come operaia, come donna e come lesbica, sempre interprete in prima persona dei propri desideri, delle proprie passioni. La sua vita.
Festival Internazionale Cinema Omosessuale di Bologna e Milano,
Festival Internazionale del Cinema Omosessuale "Da Sodoma a Holliwood" Torino
Festival Cinema Lesbico di Parigi (Francia)
InsideOut Film Festival, Toronto (Canada)
Fameline Film Festival San Francisco (USA)
Aukland TV & Film Festival (Nuova Zelanda)
Long Island Indipendent Film Festival (USA)